Zafferano: oro per la mente
Lo zafferano, derivato dagli stimmi essiccati di Crocus sativus, ha una storia antica di millenni, che lo vede utilizzato in cucina come colorante e spezia per insaporire, così come nella medicina tradizionale per curare infezioni del tratto urinario e per facilitare il parto.
Si tratta di una spezia ricca di storia, di cultura, e di valore economico, tanto da meritarsi l’appellativo di oro rosso, quotato a quasi la stessa cifra dell’oro minerale.
E sembra che tale valore sia meritato. Si tratta di oro, anche per il nostro cervello.
Questa erba mediorientale vanta oltre 150 componenti biologicamente attive, come la zeaxantina, il licopene e molti alfa-beta caroteni, con spiccate proprietà antiossidanti. E dato il ruolo dello stress ossidativo in molte malattie, diversi studi lo hanno testato nel trattamento di patologie diverse tra cui l’Alzheimer, una malattia neurodegenerativa in cui si ipotizza un danno ossidativo al tessuto del sistema nervoso centrale, con conseguente diminuzione della funzione cognitiva (v anche Olio extra vergine di olive e funzione cognitiva).
Diversi e numerosi sono stati gli studi in in vitro e su animali che correlano un’azione protettiva dello zafferano sui danni cerebrali tipici dell’Alzheimer. Su soggetti umani, a oggi solo 2 sono gli studi pubblicati. Studi condotti su soggetti con grado lieve o moderato di malattia, in cui la supplementazione quotidiana di 30 mg di zafferano per 16 settimane ha portato a un miglioramento della funzione cognitiva e delle demenze cliniche. Seguendo questi pazienti nel tempo, e confrontando l’impiego dello zafferano con la terapia con donepezil (10 mg / die), il farmaco impiegato come terapia standard, è emerso che lo zafferano avesse effetto simile nel mantenimento della funzione cognitiva.
Quindi sì, oro anche per la mente, sia per chi già vacilla, sia per chi vuole vacillare il più tardi possibile!
Per maggiori dettagli: (2016) Efficacy and Safety of Saffron Supplementation: Current Clinical Findings, Critical Reviews in Food Science and Nutrition, 56:16, 2767-2776