Siamo tutti Peter Parker
Avete presente il timido e impacciato Peter Parker in viaggio studio al Dipartimento di Scienze della Columbia University? Viene morso da un ragno radioattivo che gli trasferisce l’RNA di tre differenti specie di ragno, trasformandolo in un ragazzo in tuta rossa (scelta del giovane, non effetto diretto del morso), capace di altissimi salti, di aderire alle superfici (molto utile), di lanciare ragnatele (ancora più utile) e di percepire in anticipo il pericolo.
Ecco, accade qualcosa di simile a ognuno di noi.
Attraverso il canale del parto, poi durante l’allattamento e successivamente con gli stili di vita, vengono alimentati all’interno del nostro intestino circa 3 × 1013 batteri, appartenenti a più di 60 generi, del peso complessivo di circa di 200 grammi: il microbiota.
Non sono solo ospiti. Definiscono chi siamo, fornendo materiale genetico che si somma al nostro e producendo migliaia di sostanze utili.
Ci trasformano in uomini e donne con superpoteri: metabolismo rapido, ossa stabili per camminare e saltellare, aspettativa di vita in progressivo aumento, equilibrato stato emotivo.
Sì questi batteri influenzano anche ansia e depressione, tanto da far registrare un’associazione tra infiammazioni intestinali croniche e fenomeni depressivi.
Intestino e cervello sono infatti collegati da un’asse vascolare e dal plesso coroideo. Nel momento in cui l’intestino è infiammato il plesso chiude gli accessi al cervello, così da evitare l’ingresso di sostanze tossiche. Ma al contempo crea una condizione di isolamento e sofferenza, con innesco di disordini ansiosi e depressivi.
Quindi nei momenti in cui non ci sentiamo supereroi e in cui la depressione sembra prevalere sul resto, guardiamoci dentro. Non nell’anima. Più giù. Dentro la cavità addominale e poi ancora nell’intestino, fino ad incontrare il microbiota per tutelarlo e averne cura.
Cosa lo influenza? Evidentemente cosa mangiamo, visto che i batteri si annidano proprio nell’apparato digerente e si cibano del nostro cibo, ma anche quanto dormiamo e l’attività fisica che pratichiamo.
Alimentazione, sonno, allenamento. Più mangiamo secondo i dettami della dieta mediterranea, più dormiamo 7-8 ore a notte, più siamo in movimento, più il microbiota crea condizioni di salute e benessere.
Dallo stile di vita, all’intestino, al cervello, siamo meravigliosamente collegati.
Altro che capacità di appiccicarsi ai muri.
Buoni superpoteri!