Se mi rilasso…collasso
Così cantava la Bandabardò una ventina di anni fa, ed è perfetto per descrivere quello che sta accadendo oggi.
Viviamo in un mondo apparentemente veloce, che demonizza lo stress, imputandogli instabilità emotiva, un pessimo stato di salute, insonnia e – a cascata – il potente circolo vizioso dell’infiammazione. In pratica: malattie croniche e invecchiamento precoce.
Raccontiamo – erroneamente – che chi si allena troppo poi in fondo sta peggio. Se non oggi domani… Insomma lo stress uccide.
Ma a guardare i numeri, il rischio maggiore è il NON STRESS.
Sedentari in aumento, con riduzione dello stress motorio.
Lettori in diminuzione, con riduzione dello stress cognitivo.
Esistono gli sportivi ossessivi, a cui lo stress crea danni. Ma la più parte della popolazione occidentale è assediata dalla mancanza di movimento.
Esiste addirittura un progetto per stimolare e promuovere sane e corrette abitudini di vita, anche e soprattutto in epoca Covid, che suggerisce di alzarsi dalla poltrona. Per cui non stare seduti tutto il giorno è già un successo #IoNonRestoSeduto.
Nessuna fibra muscolare che si rompa e che poi si ricostruisca, rallentando il processo di invecchiamento. Nessuna lunga camminata che affatichi, che crei stress ossidativo che stimoli il sistema antiossidante ad attivarsi. Nessuna pedalata che costringa il cuore ad accelerare per attivare la circolazione e allenare poi il recupero cardiaco.
E a livello di cervelli….non siamo messi meglio. Forse tutti intelligenti asintomatici, per cui non calcolati. Ma di fatto il cervello funziona come il muscolo. Senza stimoli atrofizza, accelerando il declino cognitivo e la demenza.
Lettura, scacchi, puzzle, giochi di magia…stimoli che attivano l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene, il coordinatore dei sistemi di risposta allo stress, che modula cosucce da poco come il metabolismo, la funzione immunitaria e il cervello.
La lettura in particolare coinvolge più funzioni cerebrali: processi visivi, di consapevolezza fonemica, di comprensione, di fluidità. Stimola l’elaborazione delle informazioni e facilità apprendimento e memoria.
Quindi sì, lo stress eccessivo diventa dannoso, ma il non stress lo è ancora più. E si nasconde con più facilità nelle nostre vite.
Quindi…buongiorno e che lo stress abbia inizio!