Quanti anni hai davvero?

Te lo dicono i telomeri. Sequenze poste alle estremità dei cromosomi con la funzione di mantenere l’integrità di una cellula. Con il passare del tempo e l’aumentare dell’età, la loro lunghezza diminuisce e le cellule – non più protette – iniziano a danneggiarsi.

E così la lunghezza dei telomeri diventa un orologio biologico che limita la durata della vita di una cellula e di conseguenza di un organismo: le persone con una ridotta lunghezza di tali sequenze di DNA presentano una ridotta aspettativa di vita. E un loro rapido accorciamento è implicato nello sviluppo di malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e le osteoartriti. O di condizioni psichiatriche come il disturbo depressivo maggiore, il disturbo bipolare e la schizofrenia.

La loro scoperta è recente, risale al 2009. Scoperta così importante da aver insignito Elizabeth Blackburn, Carol Greider e Jack Szosta, del premio Nobel per aver scoperto i telomeri e il meccanismo attraverso il quale proteggono i cromosomi dalla degradazione.

E se quindi la nostra età è raccontata da queste sequenze di DNA più che dagli anni indicati dalla carta di identità, proviamo a capire come preservare la loro integrità.

Mentre la lunghezza dei telomeri alla nascita è determinata geneticamente, si ritiene che il loro tasso di accorciamento nel corso della vita sia influenzato dallo stile di vita.

Fumo e obesità sembrano determinarne un rapido accorciamento, al contrario una costante attività fisica, la pratica della meditazione e la dieta mediterranea sembrano legati a una maggiore lunghezza dei telomeri rispetto a chi non aderisce a tali stili di vita. E in merito alla dieta, più che i singoli alimenti, sembra essere il consumo abbondante di frutta e verdura a svolgere un ruolo positivo determinante.

Insomma, nulla di nuovo: alimentazione bilanciata e movimento costante sono i cardini di una vita sana. Oggi, con in più il racconto di un loro possibile meccanismo di azione: la preservazione della lunghezza dei telomeri.

Dati scientifici che supportano e dettagliano le già note indicazioni di salute.

Lunga vita ai telomeri!