Qual è la tua dose di verde quotidiana?
Per circa 6-7 milioni di anni, gli esseri umani si sono evoluti in ambienti naturali, con con una fisiologia che si è sviluppata e adattata in risposta a tale ambiente.
L’inizio della rivoluzione industriale nel 18° secolo ha portato alla rapida crescita dell’industrializzazione e dell’urbanizzazione e ha cambiato significativamente gli ambienti di vita: nel 2008 metà della popolazione mondiale si è trasferita nelle aree urbane e si stima che per il 2050 la percentuale di urbanizzazione salirà al 68%.
Il contatto con la natura diventa così sempre più ridotto, a scapito delle condizioni di salute. È stato dimostrato che vivere – o anche solo praticare attività fisica – in ambienti naturali rispetto all’esercizio al chiuso – riduce le disuguaglianze sociali, la sensazione di tensione, di confusione, di rabbia e di depressione, aumentando la percezione di energia e migliorando la funzione immunitaria.
Contatto che sembra necessario per un cervello attivo a tutte le età. Negli adulti per mantenerlo efficiente, nei bambini per un corretto sviluppo cognitivo: 2.593 scolari della seconda e quarta elementare (7-10 anni) a Barcellona, negli anni 2012-2013, sono stati studiati per 12 mesi. Si è osservato un miglioramento della memoria e una maggiore attenzione laddove la scuola era inserita in contesti naturali e aveva predisposto più spazi verdi al suo interno.
Diversi studi epidemiologici hanno trovato associazioni tra il verde e il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari (CVD): abitare in aree verdi è associato a una diminuzione di eventi cardiovascolari e della mortalità cardiovascolare stessa.
Il bisogno di contatto con la natura è così forte, che addirittura sono stati registrati benefici anche con dei surrogati: abbondanza di piante in vaso, materiali in legno, esposizione indiretta ad ambienti naturali attraverso display o proiettori. Più una persona è connessa alla natura, maggiore è la sua soddisfazione di vita.
Da implementare quindi l’uso terapeutico di ambienti naturali come si trattasse di una medicina.
Se quindi è risaputo che siamo fatti per muoverci, diventa importante pianificare una parte delle attività sportiva all’aperto – v. in merito Propositi di benessere del mese di marzo. Sui muscoli il risultato non cambia. Su umore e cervello sì, con risultati migliori a parità di tempo dedicato.
Per gli amanti del mare, da segnalare che la dose di verde è analoga alla dose di blu: mare o verde..purchè sia natura.
Buona dose quotidiana allora!
Photo: Nature –Wild Beast Free Photo —By Ryan McGuire