Qual è la più sana tra le diete?
Esiste una super dieta?
Forse no, ma sono esistite cinque aree geografiche – le blue zones – in cui la qualità e la speranza di vita risultavano essere più alte rispetto al resto del pianeta.
Ogliastra in Sardegna per la maggiore concentrazione di uomini centenari; Ikaria in Grecia per il tasso più basso di mortalità e demenza in età adulta; Okinawa in Giappone per la maggiore presenza di donne centenarie; la comunità di Loma Linda in California con una vita in media di 10 anni superiore al resto degli Stati Uniti; la penisola di Nicoya in Costa Rica, per la seconda maggiore concentrazione di uomini centenari e per il primato per il minor tasso di mortalità tra gli adulti.
Aree che oggi raccontano come la modernizzazione e i nuovi stili di vita adottati abbiamo fatto perdere loro quei primati. Ma l’analisi dei dati raccolti intorno agli anni 2000-2005 è interessante e racconta tratti comuni che dovrebbero diventare pratiche di vita sane per la prevenzione dalle malattie e per una aspettativa di vita aumentata.
Intanto si tratta di comunità isolate, dedite a stili di vita tradizionali.
A Ogliastra più di 5km a piedi erano percorsi quotidianamente dai pastori.
A Okinawa erano intense le attività di giardinaggio e tai chi.
A Ikaria sembrava che la gente si dimenticasse di morire. Vita all’aperto, con spostamenti a piedi e attività fisica quotidiana.
Gli avventisti di Loma Linda predicavano e praticavano l’astensione da fumo e alcol, una dieta vegetariana e un tempo durante la giornata dedicato alla preghiera.
E in Costa Rica, i discendenti degli indigeni Chorotega cercavano ritmi di vita senza stress. Con mani sporche del lavoro della terra. E condivisione poi con amici e famiglia.
In tutte, quindi una socialità attiva e intensa, attività lavorative all’aperto, con esposizione quotidiana al sole e quindi con buone dosi di vitamina D.
Dieta leggera, con il 30% delle calorie in meno rispetto alle diete occidentali. Con verdure presenti in maggior abbondanza rispetto agli altri alimenti. Poi cereali integrali e tuberi. Poche proteine animali, tra il 5 e il 10%. Quasi nulli gli zuccheri aggiunti.
Sonnellino pomeridiano e riposo notturno secondo i ritmi dettati dalla luce del sole più che da quella elettrica.
Niente fumo e alcol scarso.
Difficile da attuare? Forse. Può aiutare sapere che il 20-30% della nostra salute è determinato dai geni. Il 70-80% dallo stile di vita.
Quindi…buone percentuali!