Profumo o Svitol al risveglio?
Il sonno notturno genera salute. Ripulisce il cervello da sinapsi non utili, risincronizza i ritmi cardiaci e ormonali in una atavica alternanza di luce-veglia, buio-riposo.
Necessario e fondamentale, si porta dietro qualche fatica, tra cui la possibile rigidità articolare al mattino.
DI notte infatti l’assenza di movimento riduce la produzione del liquido sinoviale, presente nelle articolazioni con azione lubrificante, come l’olio con gli ingranaggi del motore.
Viene prodotto in quantità proporzionali al movimento: più si è attivi, più se ne produce. Con quindi un fisiologico calo notturno che dovrebbe essere però compensato dalla produzione nel giorno trascorso.
Si potrebbe pensare allora di non dormire e saltellare allegramente tutta la notte, ma si creerebbe una infiammazione sistemica e un senso di fatica, cha aumenterebbero il livello e la percezione del dolore. Circolo vizioso controproducente.
Dando quindi per assodato che di notte si debba dormire, sembra più utile riattivare la produzione del prodigioso liquido con un po’ di movimento appena svegli. Stretching, yoga, tai chi.
Ricordando di ripetere durante la giornata. Siamo fatti per muoverci. Spesso e ripetutamente. Non gesti schizofrenici, ma calmo e garbato movimento.
Trattandosi poi di un fenomeno infiammatorio, è utile consumare alimenti che contrastano infiammazione e dolore.
Alla base, una dieta ricca di fibre, che riducendo la velocità di assorbimento dei cibi in generale e dei carboidrati in particolare, riduce i marcatori di infiammazione come la proteina C reattiva, l’interleuchina-6 e il fattore di necrosi tumorale.
Abbondanza poi di semi e frutta secca, ricchi di grassi sani polinsaturi e di vitamina E; di pesce azzurro che grazie al quantitativo di omega 3 migliora la fluidità delle membrane; di frutta fresca di stagione, ricca di flavoidi che contrastano i dannosi radicali liberi in eccesso; di broccoli e cavolfiori che più di altri vegetali contengono enzimi in grado di ridurre il gonfiore delle articolazioni; di curcuma utilizzata da secoli nella medicina indiana per ridurre i dolori artrosici; di rosmarino, timo e origano per la mediterranea ricchezza di composti fenolici; di legumi per gli antociani; di olio extra vergine di oliva per una riduzione dei trombossani e leucotrieni infiammatori.
Concludendo il pasto con il gusto e il sano del cioccolato fondente, a confermato valore anti-infiammatorio.
Meglio avere qualche scheletro nell’armadio, che essere quello scheletro rigido e immobile. Quindi corrediamo le ossa di adeguati muscoli e lubrificanti alimentari e motori.
Buona lubrificazione!