Primavera per un reset metabolico
La tradizione delle pulizie di primavera deriva dall’usanza ebraica di pulire la casa in corrispondenza della Pasqua, con l’obiettivo di eliminare dalle abitazioni i residui di lievito, così da ricordare come durante la fuga frettolosa dall’Egitto non vi fosse neanche il tempo di far lievitare il pane.
Pulizia che diventa poi spirituale e che noi più laicamente facciamo diventare fisiologica. Per raggiungere una situazione di benessere dove mente e corpo siano in equilibrio. Non media tra i due: cioè non si può usare solo corpo, senza cervello, né solo cervello senza movimento. Ma equilibrio.
E allora per eliminare forze destabilizzanti, depuriamoci.
Che di per sé non avrebbe senso. In teoria siamo dei meravigliosi essere autopulenti. Internamente. Esternamente è invece richiesto un certo soggettivo impegno.
Ma tra la teoria e la pratica si frappongono lo stress, il poco sonno, il cibo spazzatura, l’alcol, il fumo, lo scarso movimento…e l’autopulizia diventa meno efficiente.
Allora a questo può servire la primavera. A riallineare i ritmi di vita con la fisiologia di base: sonno, movimento, acqua, cibo, relazioni, passioni. Spesso purtroppo non di questo vive l’uomo, ma per questo siamo fatti.
E quindi, iniziamo a camminare con braccia e gambette al vento, in modo che il primo sole attivi i recettori cutanei per la sintesi della vitamina D, con ruolo nel sistema immunitario, nell’integrità della struttura ossea e muscolare. 2 piccioni con 1 fava. Movimento e vitamina. Ripartenza per l’efficienza.
Dal momento poi che nessuna pulizia avviene senza l’acqua…usiamola!
Beviamo al mattino, per iniziare la giornata puliti e idratati. Non acquavite, né acqua tonica, né acquasanta. Solo acqua. Ricordando poi di ripetere il gesto fino ai 2 l al giorno.
Volendola inoltre colorarla e profumarla di primavera, aggiungiamo erbe aromatiche, fragole o mirtilli.
E poi le scope e l’aspirapolvere giusti, cioè le fibre crude e cotte, così da andare a pulire anche gli angoli più remoti dell’intestino. Il secondo cervello. Sede di produzione di ormoni del benessere e di parte degli anticorpi responsabili della salute complessiva.
Infine pulizia anche del cervello con acqua, antiossidanti dalle fibre e con un sonno ristoratore, così da ridurre i marcatori di infiammazione e consolidare la memoria a breve termine.
In pratica una settimana con:
7 ore di sonno
Acqua al risveglio. E poi ancora nella mattinata. Almeno 1 litro con frutta fresca, limone e erbe aromatiche
Quindi pranzo con verdure crude miste: lattuga, rucola, sedano, ravanelli, cavoli, spinacini freschi, finocchi. Crudi per mantenere i valori di acido folico e vitamina C.
Accompagnati da noci, olive & capperi, olio extra vergine di oliva, perché viviamo in terra mediterranea e perché i grassi buoni – come in tutte le storie che si rispettano – cacciano e sconfiggono i cattivi.
Frutta fresca nel pomeriggio
E cena con verdure cotte: broccoli, asparagi, cipolle, carote con l’aggiunta di una cecina, o legumi in generale, alternati al pesce.
Il tutto condito da sorrisi, passioni e relazioni.
Pulizia di primavera fatta. Resettati per l’arrivo della luce!