Pomodoro & cardiopatie
Le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di malattia e mortalità a livello mondiale.
Le cause delle cardiopatie sono diverse, ma la più comune è l’aterosclerosi, una disfunzione infiammatoria di basso grado che inizia con il reclutamento dei leucociti circolanti e la loro adesione alle parete di vasi sanguigni, creando i presupposti per la formazione delle placche e la progressiva occlusione dei vasi.
Dati sperimentali convincenti supportano il ruolo protettivo degli ingredienti del pomodoro contro i processi coinvolti nell’aterogenesi.
Il pomodoro e i suoi derivati sono ricchi di sostanze come i carotenoidi (principalmente licopene e carotene), i composti fenolici, le vitamine C ed E, il potassio e il folato. Diversi studi hanno suggerito che l’assunzione del pomodoro, grazie proprio a queste sostanze, diminuisca il rischio di malattie cardiovascolari, inibendo la sintesi del colesterolo, migliorando la funzione immunitaria e riducendo l’infiammazione.
Il pomodoro può essere utilizzato sia fresco che trasformato in salsa, quindi con l’aggiunta di olio, che potrebbe facilitare l’assorbimento e la biodisponibilità dei suoi composti. Per comprendere quindi se più vantaggioso per la nostra salute cardiovascolare consumare il pomodoro curdo, cotto o arricchito con olio di oliva, è stato condotto nel 2016 uno studio su 40 soggetti.
I risultati hanno evidenziato che ogni forma di pomodoro riduce la colesterolemia totale, il livello di trigliceridi e altri markers infiammatori, incrementando al contrario il colesterolo hdl.
Tuttavia i risultati sono stati più evidenti laddove i soggetti avevano consumato salsa di pomodoro arricchita con olio di oliva, mix con effetto potenziato e benefico sul sistema cardiovascolare.
I due re della nostra cucina insomma vincono insieme.