Pelle & dispositivi di protezione
Ognuno ha la faccia che ha, ma qualche volta si esagera – sosteneva Totò.
E allora, come non esagerare e gestire correttamente la pelle, l’organo più grande che abbiamo e la parte più nuda che presentiamo al mondo?
Ricordando che si tratta di un organo in continuo e perenne rinnovamento: un cantiere a cielo aperto, che – come tutti i cantieri che si rispettino – necessita di adeguati dispositivi di protezione.
Partenza quindi – visto che una mano lava l’altra e tutte e due lavano il viso – con una buona pulizia. Con prodotti con un pH leggermente acido così da mantenere l’integrità della barriera cutanea.
Poi dall’acqua esterna si passa a quella interna, con una adeguata idratazione, così che lo strato corneo non si trasformi in un tessuto secco e grinzoso.
E ancora, proprio perché la pelle è un tessuto con un alto turnover, è fondamentale un giusto apporto delle sue componenti strutturali: proteine e grassi. Proteine da legumi, uova e pesce. Acidi grassi dall’olio di oliva e dalla frutta secca. E acidi grassi omega 3 di nuovo dal pesce, in grado pare di ridurre la sensibilità alle radiazioni solari, con un effetto di prevenzione del tumore alla pelle.
E poi, i caschetti per eccellenza: gli antiossidanti. Meravigliosi dispositivi di tutela che permettono di evitare i danni provocati dai radicali liberi, tipici delle fasi di costruzione: i danni alle proteine e al DNA, la glicosilazione non enzimatica, l’anormale cross-linking delle fibre di collagene. In pratica i responsabili di una pelle grigiastra e rugosa. Tra gli antiossidanti, un ruolo leader è ricoperto dai polifenoli, sostanze che conferiscono a fiori e frutti i colori dal rosso al giallo al blu. Reperibili in abbondanza in spezie ed erbe – chiodi di garofano, anice, menta, origano, salvia, timo e rosmarino; nella frutta – mirtilli e ribes, prugne, ciliegie, fragole, lamponi, uva, mele, pesche, albicocche e pere; in alcuni semi – di lino e soia; nelle noci, nocciole e mandorle; nelle verdure, comprese le olive, i carciofi, la cicoria rossa e verde, le cipolle, gli spinaci, i broccoli, gli asparagi e la lattuga. Insomma in frutta e verdura in generale. Da consumare a tutti i pasti.
E affinché il cantiere funzioni, la via di accesso deve essere agevole: un corretto afflusso di sangue per ossigenare, portare i nutrienti e ripulire dai detriti. Quindi circolazione attivata dal movimento. Quotidiano. Corri via dalle rughe/prendi a racchettate le rughe/solleva la tua pelle…potrebbero essere i claim in funzione degli allenamenti. Tutti validi.
Infine, da ricordare che la pelle si rigenera sì continuamente, ma soprattutto di notte, per cui la notte – più che la morte – ti fa bella. Addirittura alcuni autori ipotizzano che la perdita di sonno possa ridurre l’assorbimento delle creme e compromettere il successo del trattamento, per una alterazione dell’integrità della barriera cutanea, che subisce l’influenza del ritmo sonno/veglia.
Quindi buona pelle, che con grazia ricopre sangue, organi e visceri.