Mitoormesi: pratica sadomaso di salute
Esiste in fisiologia un meccanismo sadomaso. Si chiama mitoormesi… si soffre un po’ per godere di più. Cioè si affatica l’organismo con uno stress moderato e ripetuto, in modo da aumentare la sua capacità di difesa.
Si stressano in particolare i mitocondri – le centraline di produzione energetica – che aumentano così la produzione di radicali liberi, a cui l’organismo risponde sovraregolando le sue scorte di antiossidanti e disponendosi così a rispondere più efficacemente ad uno stress acuto.
E’ dimostrato con sicurezza in alcuni vermi e nei topi, nel cui cervello – in particolare nell’ippocampo – diete particolari attivano i mitocondri. Ne consegue un aumento della produzione di radicali liberi, potenzialmente dannosi, che diventano invece uno stimolo positivo per aumentare i sistemi di difesa. Difesa cerebrale, quindi a tutela dei processi di apprendimento e memoria.
E negli esseri umani si inizia a considerare la mitoormesi un possibile protocollo operativo per la prevenzione e il trattamento delle malattie croniche e dell’invecchiamento.
In malattie infatti come cardiopatie, diabete, disordini neurodegenerativi e tumori è dimostrato un’eccessiva presenza di radicali liberi.
E l’invecchiamento – secondo la teoria postulata dal premio Nobel Harman nel 1995 – avrebbe come agente causale un progressivo accumulo proprio di radicali liberi. Accumulo non dovuto a una loro aumentata produzione, ma ad una riduzione dell’efficienza dei sistema di difesa.
Quindi…come stressare moderatamente i mitocondri?
Trattandosi di centraline energetiche, il primo e più intuitivo meccanismo di induzione è rappresentato dall’attività fisica. Faticare per attivare. L’esercizio induce infatti una varietà di cambiamenti nei mitocondri, in funzione della sua intensità, durata e frequenza: biogenesi, modificazione delle creste, capacità ossidativa…Con un numero e un volume mitocondriale nei soggetti allenati maggiore che nei sedentari.
E poi con uno stile alimentare che obblighi a utilizzare i grassi, per metabolizzare i quali i mitocondri devono lavorare di più. Quindi seguendo una dieta con pochi carboidrati o un digiuno di 16 ore. Il livello di zucchero disponibile si riduce e si attiva l’ossidazione lipidica, proprio per via mitocondriale.
Riprendendo così quella meravigliosa terapia a costo zero e assolutamente efficace che si chiama stile di vita.
Pratica sadomaso di salute pura!