Ma i magri possono mangiare cibo spazzatura?
Eliminando il rischio di ingrassare ovviamente. Cioè, se si rimane magri, si può mangiare cibo malsano?
L’obesità mondiale è quasi triplicata dal 1975. Nel 2016, più di 1.9 miliardi di adulti e 38 milioni i bambini erano in sovrappeso. Sovrappeso che, si sa, è correlato a un aumento delle malattie cardiovascolari, del diabete, dei disturbi muscolo-scheletrici, di alcuni tumori, tra cui quello uterino, mammario, ovarico, prostatico, epatico, renale e del colon) (1). Il bombardamento mediatico e le evidenze mediche sul rischio del sovrappeso sono tali che viene da credere che essere magri sia un criterio di salute così valido e forte da permettere di mangiare male.
Eliminando i casi del sottopeso estremo, patologico, i normopeso possono godersi qualche appetitoso cibo spazzatura? Qualcuno forse sì, ma dal Canada, arriva uno studio che ovviamente dice di no sul consumo frequente (2).
886 partecipanti, 645 uomini e 241 donne di età compresa tra i 57 e i 91 anni, studiati per capire come il cibo ultra processato (bevande analcoliche, patatine, cioccolato, caramelle, gelati, cereali per la colazione zuccherati, zuppe confezionate, polpette di pollo, hotdog…) (3) impatti non tanto sulle malattie, ma sulla aspettativa di vita. E’ stata studiata la lunghezza dei telomeri, gli indicatori della nostra età biologica, evidenziando come i soggetti con il più alto consumo di tali cibi avessero quasi il doppio delle probabilità di avere telomeri corti rispetto a coloro che ne consumavano meno.
E l’anno scorso, uno studio spagnolo su 19.899 individui monitorati per 15 anni ha dimostrato come 4 o più porzioni al giorno di alimenti ultraprocessati siano associate a un incremento del rischio di mortalità prematura del 62%. Con un’incidenza ulteriore di rischio che aumenta del 18% per ogni porzione aggiuntiva di cibo-spazzatura (4).
O ancora, sempre l’anno scorso, uno studio francese ha calcolato come a ogni aumento del 10% del consumo di tali cibi corrisponda un incremento del 12% di malattia cardiovascolare (5). Indipendentemente dal peso.
Insomma, il cibo ultra processato non trova un cliente adeguato. Neanche tra i magri.
(1) WHO Obesity and overweight.