Le 10 strategie più bizzarre per perdere peso

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Le 10 strategie più bizzarre per perdere peso

39% il numero degli adulti in sovrappeso a livello mondiale. Più un numero imprecisato di soggetti che – in peso forma in termini di salute – ricorre comunque al calo peso a fini estetici.

In sintesi: 11.1 miliardi di dollari il mercato dei servizi per la perdita di peso a livello mondiale nel 2017.

Mercato gigantesco, cui – in una sorta di più economico e curioso sottobosco – si affiancano pratiche varie e fantasiose di tentativi di calo peso. Proviamo a darne conto ed eventuale valenza scientifica.

  1. Masticare chewing gum al forte sapore di menta per ridurre il senso di fame. Quando si mastica il corpo mima le azioni del mangiare: masticazione, degustazione, salivazione e deglutizione.Questo mix invia dei segnali di sazietà, pur non avendo consumato alcun cibo. Più interessante da leggere che da provare…il segnale di sazietà è temporaneo e labile. Requisito necessario: avere a disposizione molte gomme da masticare.
  2. Ridurre le dimensioni dei piatti, delle posate e dei bicchieri. Un po’ effetto Alice che mangia il fungo che la fa crescere mentre il resto intorno rimane piccolo. La scienza è a favore di questa strategia. Brian Wansink ha dimostrato che le persone si servono di più e mangiano di più quando utilizzano piatti più grandi. Restringere le dimensioni del piatto e dei bicchieri riduce l’apporto di cibo di circa 100-200 calorie al giorno. Requisito necessario: una buona dose di ironia. E commensali conniventi.
  3. Mangiare con la mano non dominante o con le bacchette – se occidentali – rallenta il tempo del pasto. Che va cronometrato, raddoppiando i minuti dedicatogli. Il consumo lento e la lenta masticazione stimolano i recettori sensoriali che favoriscono la sazietà. Anche qui conferme dalle evidenze scientifiche. E anche qui, con effetto slow-motion, l’ironia è fondamentale.
  4. Dormire di più. Dato confermato: un sonno ridotto stimola la fame con alterazioni dei meccanismi della sazietà. Induce un bisogno di cibo aggiuntivo per tentare di compensare la stanchezza e il malumore derivanti dal poco riposo. Dormire poco crea anche più opportunità di mangiare durante le maggiori ore di veglia. Di facile realizzazione.
  5. Mangiare a casa. Socialmente triste, funziona però per dieta ed economia.
  6. Indossare abiti molto stretti mangiando. Strategia tutta femminile, per cui la frustrazione del pantalone che non si chiude indurrebbe a limitare l’apporto di cibo. Ricorda alcune forme di tortura. Requisito fondamentale: riuscire poi a togliere quei pantaloni..
  7. Lavare i denti subito dopo mangiato. Igienico, semplice, sano. Segnala che il pasto è finito e riduce la voglia di ulteriore cibo.
  8. Lavare i denti AL POSTO di uno spuntino. Variante hard della strategia 7. Se poi il dentifricio è alla menta, strategia 1 & 7 abbinate. Massima resa!
  9. Bere aceto prima dei pasti. Per la sua capacità di ridurre la risposta glicemia e insulinemica dopo i pasti. Il razionale sembra interessante, ma banalmente è sufficiente aggiungerlo al pasto: su soggetti sani, l’aggiunta di aceto a un pasto a base di patate riduce del 43% l’indice glicemico. In merito, da poco una revisione che riporta effetti benefici in tal senso. Ma con necessità di ulteriori ricerche per definirne il profilo di efficacia.
  10. Arrotolarsi nel nylon. Potrebbe essere il titolo di un film erotico, ma la realtà è meno intrigante. Si avvolgono addome e cosce in una pellicola di plastica, così da stimolare la sudorazione. Porta a 200-400 g di calo, a patto che non si ribeva mai più. Appena l’idratazione compensa le perdite di liquidi, il recupero del peso è immediato.

Che dire…spesso l’immaginazione ha anticipato i progressi scientifici. Non credo sia questo il caso, ma alimentazione sana e allenamento sembrano noiosissimi a confronto!

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