Per la salute dell’osso: sport o dieta?
I primi due decenni di vita sono un momento fondamentale per il futuro dell’osso, perché sono gli anni in cui si accumula il capitale osseo che servirà per tutta la vita.
Si tratta di un periodo in cui l’osso è interessato da processi continui di rinnovamento e accrescimento, responsabili del futuro livello di mineralizzazione ossea, dell’accumulo di sali di calcio e quindi della complessiva qualità della struttura ossea .
Fra i 25 e i 30 anni di età la maturazione scheletrica termina. A questo punto, l’individuo ha raggiunto il suo picco di massa ossea, cioè il massimo livello di accumulo di minerali nell’osso e altro non può fare che mantenerlo il più a lungo possibile.
E’ ovvio quindi come sia fondamentale partire da una base solida e ben strutturata.
Ma come ottimizzare questo processo che fisiologicamente e naturalmente dovrebbe essere efficace?
Alimentazione sana e movimento sono citati come necessari ed efficaci per raggiungere un buon livello di qualità ossea.
Ma è possibile raggiungerlo mangiando sano senza attività fisica? O al contrario solo con attività fisica ma senza dieta sana?
In maniera banale e sotto l’influsso di un retaggio di saggezza popolare, potremmo dire che l’azione sinergica di alimentazione e sport sia la più efficace nel raggiungimento di un ottimale stato osseo.
Ma la scienza non sempre supporta le sagge banalità.
Un recente studio su 179 adolescenti spagnoli ha evidenziato come l’aderenza alla dieta mediterranea sembri ridurre del 32% i bassi livelli di contenuto minerale osseo. Ma se poi l’analisi è rivista con anche i parametri di attività motoria, la variabile dell’alimentazione perde di significato. Come a dire quindi che sono l’attività fisica e la massa muscolare a definire il benessere osseo, non la sana dieta mediterranea.
Quindi per la salute ossea: SPORT 1, DIETA 0.
Per approfondire: Mediterranean diet, diet quality, and bone mineral content in adolescents: the HELENA study. Osteoporos Int. 2018 Jun;29(6)