Dieta PESCO-MEDITERRANEA & DIGIUNO INTERMITTENTE
Vegetariani, vegani, o onnivori? Dieta paleo, dieta zona, dieta dei gruppi sanguigni, della squadra del cuore, della squadra odiata?
Low carb, low fat, low protein o, al contrario, iperglucidica, iperproteica o chetogenica?
Qualunque sia la scelta, sempre Homo sapiens siamo. E come tale, siamo evoluzionisticamente adattati a ottenere calorie e nutrienti principalmente dalle piante – data la chimica e anatomia del tratto digerente umano – e in più piccola parte dagli animali: onnivori opportunisti.
Vegetariani e vegani, rispetto agli onnivori, esprimono un indice di massa corporeo più basso, con livelli più favorevoli di pressione sanguigna e colesterolemia. Tuttavia, escludere completamente le proteine animali rischia di determinare deficit di nutrienti come la vitamina B12, lo zinco e il calcio. Nutrienti ricavabili dagli alimenti animali, il cui consumo eccessivo è però a sua volta associato alla predisposizione a patologie degenerative come le cardiopatie, il diabete e varie forme di tumori.
Quindi…cosa mangiare? La soluzione arriva dalla dieta PESCO-MEDITERRANEA. La ricchezza degli antiossidanti delle verdure, frutta fresca, legumi, cereali che della Dieta Mediterranea hanno fatto un patrimonio intangibile dell’Umanità – la dieta della terra benedetta dal sole, dal mare e dalle olive – si associa ai benefici del pesce, come proteina animale d’eccellenza. 2-3 volte alla settimana. Per usufruire così dell’apporto anti-infiammatorio degli omega-3. Strategia nutrizionale complessiva che più di qualunque altra sembra ridurre il rischio della mortalità per tutte le cause, delle malattie cardiovascolari, del diabete, del declino cognitivo, della demenza, della depressione, dei tumori della mammella e del colonretto. Come a dire…che c’è un motivo per tutti per seguirla.
E dopo aver sciolto il dilemma sul COSA mangiare, concentriamoci sul QUANDO mangiare. Anche qui arriva un dato di evidenza che non ammette repliche: 8 ore di cibo (non continuativo) e 16 ore di digiuno. Giornaliere. Tecnicamente chiamato digiuno intermittente, con riduzione del grasso addominale e della produzione di radicali liberi. L’astensione da cibo per 16 ore al giorno può ridurre l’infiammazione, aumentare i meccanismi di autofagia e di resistenza allo stress e modulare positivamente il microbiota intestinale. Una sorta di complessivo resettaggio metabolico.
E quindi…buona PESCO-Mediterranea per 8 ore al giorno. Nelle restanti…la pulizia sempre mediterranea dell’acqua fresca!
Per dettagli: A Pesco-Mediterranean Diet With Intermittent Fasting: JACC Review Topic of the Week