Cosa vuol dire avere la pancia
Sono decenni che si assiste a una messa all’indice del grasso addominale. Per gli amici, pancia.
Ma davvero ha senso demonizzarlo e cercare di eliminarlo o stiamo vivendo una caccia alle streghe – con pancia?
Proviamo a capire.
Intanto partiamo dagli apparecchi di misura. Oggi, 2021, era di tecnologia avanzata, tra i vari strumenti di valutazione della salute, rimane un vecchio metro da sarto. Per misurare la circonferenza vita. Che – secondo le linee guida europee – non dovrebbe superare i 102 cm negli uomini e gli 88 cm nelle donne.
Più aumenta il giro vita, più aumenta il rischio di malattia e di morte. Così, senza mezze misure, il grasso viscerale è associato a disturbi metabolici, ad aumento del rischio di malattie cardiovascolari, di diabete di tipo 2 e di alcune forme di tumori.
Una volta si diceva che avere 10-15kg di pancia in più fosse come indossare uno zaino pesante. Al peggio, faticoso per anche e ginocchia che dovevano portarselo a spasso.
Oggi sembra più grave: è stata compresa la sua natura di organo attivo, che produce ormoni e sostanze pro-infiammatorie, rilasciate e trasportate in circolo. Uno zaino con perdite. Con importanti effetti sulla salute. Tra le sostanze rilasciate, il fattore di necrosi tumorale e l’interleuchina-6 – che aumentano il rischio di malattie cardiovascolari, con effetti negativi sulla sensibilità delle cellule all’insulina, sulla pressione sanguigna e sulla coagulazione del sangue.
Il grasso viscerale in eccesso è così pericoloso anche perchè vicino alla vena porta, che trasporta il sangue dalla zona intestinale al fegato, influenzando la produzione dei lipidi nel sangue. E così il grasso addominale è collegato a un più elevato colesterolo totale e a un più basso colesterolo buono.
Di nuovo malattie cardiovascolari.
Ne deriva:
– meglio pera che mela (meno grave glutei & cosce che pancia);
– invecchiare non aiuta. Il processo di invecchiamento prevede: più pancia, meno muscoli, meno cervello.
– ha senso ridurre il giro vita sotto i centimetri indicati.
In pratica, come?
La banalità del sano ritorna: 6-7 ore di sonno a notte, movimento quotidiano e cibo pulito.
Torna anche la rigorosa banalità della matematica: se il giro vita aumenta, mangiamo più di quanto consumiamo. O consumiamo meno di quanto mangiamo. Vale la proprietà commutativa: cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia.
Buone misure!
Photo courtesy of Gratisography