Come stimolare l’AMPK
Stimolare il punto G può essere interessante, ma esiste un punto molto più intrigante da stimolare, quello cellulare, dal nome di AMPK.
Si tratta di enzimi – protein kinasi AMP attivati – presenti su quasi tutte le cellule umane che agiscono da sensori dello stato di energia: si attivano quando c’è una richiesta energetica come durante un digiuno prolungato o un’attività fisica intensa e innescano una serie di risposte mirate a ripristinarne l’equilibrio. E così il glucosio disponibile viene utilizzato ai fini energetici, con un effetto importante nei soggetti insulino resistenti e diabetici perché permette di recuperare affinità con gli zuccheri senza l’intervento dell’insulina. E gli acidi grassi vengono utilizzati per riportare in stato di quiete le cellule, con il vantaggio evidente di ridurre la loro quota e i livelli di colesterolemia.
E poi il meccanismo meraviglioso dell’autofagia per cui le cellule rinnovano e rigenerano proteine e compartimenti cellulari in una sorta di sano cannibalismo, degradando il vecchio a favore di strutture nuove ed evitando la proliferazione incontrollata tipica ad esempio dei tumori. Una vera e propria goduria cellulare.
Così fondamentalmente per la nostra fisiologia e sopravvivenza da meritare addirittura tre premi Nobel. Il primo nel 1974 quando venne premiato il belga Christian de Duve che identificò i lisosomi come il compartimento specializzato nello smaltimento dei rifiuti cellulari. Poi nel 2004 il secondo Nobel a Ciechanover, Hershko e Rose che identificarono il proteasoma, cioè il sistema che smonta le proteine per permettere loro di essere cannibalizzate ed eliminate. E infine nel 2016 il Nobel per la Medicina fu assegnato a Yoshinori Ohsumi per aver scoperto e chiarito la regolazione genica dell’autofagia e le sue implicazioni per la salute umana.
Come a dire che siamo progettati per essere ciclicamente in deficit energetico: che sia da allenamento intenso o da digiuno di 14-16 ore. Il vero razionale del perché sedentarietà e cibo in eccesso inducono a malattie croniche, a una qualità di vita compromessa ed eventualmente a una morte precoce.
Quindi…goduriosamente, cannibalizziamoci!