Cioccolato e effetti cardiovascolari

cioccolato e problemi cardiovascolari

Cioccolato e effetti cardiovascolari

Cacao meravigliao, cantava uno sponsor immaginario della trasmissione televisiva Indietro tutta! e aveva in buona parte ragione.

Ormai sono innumerevoli gli studi che correlano questo alimento, sapientemente trasformato in cioccolato fondente, con benefici effetti sulla salute umana. Diversi i meccanismi di azione coinvolti: i polifenoli del cacao sono responsabili degli effetti cardioprotettivi; le fibre presenti nelle fave migliorano il rapporto tra colesterolo totale e colesterolo buono (Hdl), riducendo anche il rischio di diabete di tipo 2; i minerali quali magnesio, rame e potassio esercitano un ruolo cardio protettivo, mentre il ferro contribuisce al 25% del fabbisogno dietetico raccomandato per l’uomo adulto.
In particolare in ambito cardiovascolare grande interesse è rivolto al quantitativo e alla qualità dei polifenoli – classe di sostanze presenti nel regno vegetale –  contenuti nel cacao e nel cioccolato. Sembra infatti che siano proprio i polifenoli a determinare – dopo l’ingestione del cacao  – il rilascio di ossido nitrico, responsabile di una vasodilatazione, con miglioramento complessivo della circolazione e funzionalità vascolare. In realtà però il cioccolato fondente è più efficace della cioccolata bianca nel determinare i miglioramenti vascolari. Stesso risultato anche a livello pressorio: il consumo di cacao senza zucchero ma non zuccherato ha portato a una significativa riduzione della pressione sistolica e diastolica.

Ma lasciando da parte la biochimica, anche il racconto della sua nascita ne conferma l’importanza: secondo una leggenda azteca, la pianta fu donata dal dio Quetzalcoatl agli esseri umani perché ne facessero una profumata bevanda, da insaporire con erbe e spezie, per alleviarli dalle fatiche.

E quindi, con il supporto di scienza e leggenda, buon cioccolato fondente a tutti!