Che cosa stiamo diventando? Lo racconta il settore farmaceutico.

Siamo destinati alla fragilità?

Che cosa stiamo diventando? Lo racconta il settore farmaceutico.

Secondo la Zion Market Research (che si occupa di studi di mercato) risulta in forte crescita – e come tale meritevole di investimenti – il mondo della sarcopenia, per la cui cura si contano vendite per 2.203 milioni di dollari nel 2018 con stime a di 2.958 milioni nel 2024, con una crescita del 4.3%.

Quindi…ci si aspetta un aumento significativo di soggetti sarcopenici, di persone cioè con una progressiva e generalizzata perdita di massa e forza muscolare.

E la sarcopenia non viaggia da sola: la riduzione della forza aumenta il rischio di disabilità; la riduzione della capacità di mantenimento dell’equilibrio aumenta il rischio di cadute e fratture; la riduzione della massa muscolare diminuisce la produzione basale di energia con un più difficile controllo del peso corporeo, a favore di sovrappeso e obesità.

Siamo così condannati ad alimentare questo fiorente mercato?

Decisamente no, e a confermarlo è la nostra fisiologia. Siamo fatti per fare muscolo anche da anziani. Lo stimolo determina una risposta sempre, a qualunque età.

Lo stato del muscolo è infatti la conseguenza di un equilibrio tra stimoli anabolici che lo costruiscono e stimoli catabolici che lo degradano. Nell’over 65 tende a prevalere lo stato catabolico per una riduzione degli ormoni sessuali e dell’ormone della crescita, associati a una aumentata produzione di sostanze infiammatorie e stress ossidativo che concorrono al deperimento muscolare.

In più con l’invecchiamento si assiste a una progressiva perdita di fibre rapide che vengono rimpiazzate da fibre lente e che si traduce, clinicamente, in una riduzione della forza, della coordinazione dei movimenti e della velocità del cammino.

Processo che – alla Benjamin Buttonpuò essere rallentato e invertito dagli allenamenti di forza che attivano vie anaboliche con conseguenze positive sulla qualità e quantità muscolare.

Processo che può essere rallentato da una dieta ricca di verdura e frutta che contrastano lo stress ossidativo.

 Processo che ancora può essere rallentato dall’assunzione di proteine, soprattutto da pesce e legumi, e dall’integrazione – in caso di documentata carenza – di vitamine B12 e D.

Non si può impedire di invecchiare, ma si può impedire di diventare vecchi: allenandosi, mangiando correttamente e  ovviamente…mentendo sull’età.