Centenari e patata dolce

Centenari e patata dolce

Elisir di lunga vita o meglio alimento di lunga vita: la patata dolce, che costituiva il 67% della dieta degli abitanti di Okinawa, la popolazione che fino agli anni 2000 contava il maggior numero di centenari al mondo e in stato di invecchiamento formidabile.

Si tratta di una specie botanica che risponde al nome di Ipomea batatas, di aspetto e consistenza simile alla patata comune, ma di famiglia diversa: non Solanaceae, ma  Convolvulaceae.

E’ la settima coltura alimentare più importante al mondo, usata nella medicina popolare come afrodisiaco, antinfiammatorio, energizzante, battericida e antifungino.

È anche utilizzata nel trattamento di tumori della bocca e della gola, ipertensione, diabete e prostata.

Si tratta di una superstar nutrizionale per il quantitativo di polifenoli, di potassio e di vitamina A. Inserita al primo posto nella top ten alimentare del CSPI – organizzazione di difesa dei consumatori (Washington, DC) che promuove alimenti più sicuri e sani. 

Ed è proprio la quantità e varietà di polifenoli che hanno reso questo alimento il candidato ideale per testarlo di recente sull’infiammazione da artrite. Positivi i risultati sul recupero sia dagli stadi acuti che da quelli cronici della malattia.

Quindi conferme su tutti i fronti:  da evidenze di studi scientifici recenti, dalla medicina popolare, e dall’osservazione della dieta di chi a 100 anni è arrivato in salute.

Per approfondire: Majid M, et al. I. Ipomoea batatas L. Lam. ameliorates acute and chronic inflammations by suppressing inflammatory mediators, a comprehensive exploration using in vitro and in vivo models. BMC Complementary and Alternative Medicine. 2018;18:216.