Sonno e Performance

Sonno e Performance

Relazione sempre più confermata e nota quella tra sonno e prestazioni atletiche, o per dirla in negativo, tra insonnia e calo prestativo.

La definizione di insonnia prevede difficoltà a iniziare o mantenere il sonno e / o sonno non ristoratore, con ripercussioni durante la giornata che possono includere affaticamento, instabilità emotiva, deficit nella prestazione psicomotoria e neuropsicologica.

Nel contesto dello sport d’élite, la frequenza, dell’intensità e del volume delle sessioni di allenamento, l’ansia pre-competizione, il trasferimento richiesto dalle competizioni nazionali e internazionali, possono per far precipitare o perpetuare episodi di interruzione del sonno. Si instaurano così disturbi del sonno cronici che possono contribuire agli alti livelli di affaticamento durante il giorno tipicamente riportati dagli atleti in competizione e quindi possono compromettere la qualità e l’aderenza dell’allenamento.
Da notare anche che gli atleti d’élite sono rigorosamente selezionati sulla base di attributi non solo fisiologici ma anche psicologici, ed è possibile che alcune delle caratteristiche della personalità che sembrano predittori di successo (perfezionismo e preoccupazione ansiosa) predispongano anche all’insonnia.
E’ quindi evidente come la sintomatologia dell’insonnia giustifichi l’attenzione alla qualità e quantità del sonno degli atleti.
Con una parte della ricerca focalizzata sullo studio di bevande rilassanti, i cui ingredienti comprendono triptofano, valeriana, melatonina, kava, L -teanina e magnesio.

Provare..per riposare!