Il calo peso negli sport da combattimento

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Il calo peso negli sport da combattimento

Il calo peso è praticato dagli atleti di sport da combattimento con l’obiettivo di entrare in una categoria inferiore ed ottenere così un vantaggio competitivo. 

L’85% degli atleti lo pratica, con vantaggi che sembrano maggiori nel judo e nella lotta, minori nel pugilato e taekwondo.

In generale, la riduzione di peso inizia da 14 a 28 giorni prima della cerimonia del peso, con cali che possono arrivare al 9.5% della massa corporea nel brazilian jiu jitsu, muay thai, kickboxing, taekwondo, wrestling e oltre il 12% nelle MMA.

Negli ultimi anni le federazioni stanno cercando di ridurre i tempi tra il weigh-in e i combattimenti, così da contenere il calo peso. Nell’attesa, si continua a farlo. E quindi diventa importante per ogni atleta capire di quanto può calare, con riferimenti di sicurezza e salute. L’American College of Sports Medicine identifica come segnale di allarme un grasso corporeo < al 7% per atleti maschi di meno di 16 anni e un grasso corporeo < al 5% per atleti di più di 16anni. I lottatori femminili hanno bisogno di un grasso corporeo minimo del 12-14%.

Percentuali di tutela alla mano, bisogna poi concentrarsi sulle strategie per il calo spaziando dalla restrizione calorica quando i kg da perdere sono pochi, allo scarico dei liquidi quando il taglio è più consistente.

E in questo secondo caso, la disidratazione è il fattore di cui tenere seriamente conto, sia per gli impatti sulla salute che sulla performance.

Sauna o allenamento ultra-vestiti? 

Meglio la sauna per 2 motivi. 

1) si stimola il calo peso perdendo liquidi e non glicogeno muscolare (già esiguo per la dieta di restrizione calorica). 

2) si rischiano meno infortuni dovuti proprio all’allenamento in condizioni di disidratazione.

E di nuovo, diventa fondamentale comprendere cosa significa disidratare e cosa comporta.

Una disidratazione del 2-3%, correla con una riduzione della performance, disidratazioni superiori diventano rischiose per la salute.

Disidratazione 1-3%Riduzione della performance
Disidratazione 6%Riduzione della propriocezione
Disidratazione 8-9%Vertigini, confusione, debolezza
Disidratazione 10%Spasmi muscolare e perdita di equilibrio
Disidratazione 11%Colpo di calore, delirio e probabile morte

Come monitorare? 

L ’ottimale sarebbe controllare il peso specifico delle urine: valori da 1.01 a 1.02 corrispondono a una disidratazione media; valori di 1.03 invece già a una disidratazione severa, da monitorare con controllo medico.

Più praticamente, è sufficiente controllare il colore delle urine

O ancora più banalmente, pesarsi.  Prima e dopo la sauna/allenamento. Controllando la percentuale di peso perso.


Quindi restrizione calorica, sauna, allenamento intenso…indipendentemente dalla strategia impiegata, si può tagliare il peso solo sapendo esattamente cosa si fa. 

E ricordando che dopo il weigh-in inizia il fondamentale recupero di liquidi, carboidrati e peso prima del combattimento (v. Sport da combattimento: recuperare il peso dopo il weigh-in?)


Dettagli in:

Barley, O.R. et al. 2018. Weight Loss Strategies in Combat Sports and Concerning Habits in Mixed Martial Arts. International journal of sports physiology and performance.

Jetton, A.M. et al. 2013. Dehydration and Acute Weight Gain in Mixed Martial Arts Fighters Before Competition –  The Journal of Strength & Conditioning Research.

Reale R, et al. 2018. Weight Management Practices of Australian Olympic Combat Sport Athletes. Int J Sports Physiol Perform.

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