Caffè & prestazione
Il caffè, o meglio uno dei suoi principi attivi, la caffeina, è oggi considerato un integratore con un importante corredo di studi che permettono di confermarne sia l’efficacia in termini di performance che di profilo di sicurezza (v. post Caffè o non caffè)
L’ingestione di caffeina viene rapidamente assorbita nel flusso sanguigno e raggiunge il picco entro 30-60 minuti, da cui le indicazioni per un’assunzione 30-60 minuti prima di un allenamento. Anche durante, se i tempi previsti di esercizio superano le 2-3h.
La caffeina è uno stimolante psicoattivo naturale. Ha effetti sul sistema nervoso centrale, dove agisce come antagonista dei recettori dell’adenosina, riducendo la percezione del dolore e sostenendo l’attenzione e la vigilanza (v post su Caffeina e militari)
.Aumenta l’attività della pompa sodio / potassio, che aiuta a mantenere il potenziale di membrana e quindi la trasmissione dei segnali neuro-muscolari.
Aumenta il rilascio di calcio dal reticolo sarcoplasmatico, che può migliorare l’accoppiamento eccitazione-contrazione muscolare e aumenta l’ossidazione dei grassi con risparmio di glicogeno.
In discipline della durata dai 5 ai150 minuti, quali ciclismo, corsa, canottaggio, sci di fondo, nuoto, tennis e sport di squadra, l’integrazione di caffeina evidenzia un beneficio medio di performance del ~ 3,2% (± 4,3%).
Gli effetti della caffeina sulla forza sono equivoci con alcuni studi che riportano benefici mentre altri no.
Al caffè ci si abitua, quindi per massimizzarne i benefici sulla performance, meglio sospenderne l’assunzione la settimana prima di una gara in cui si vuole impiegare la caffeina come integrazione.
Buon caffè quindi a tutti!