Barbabietola, ossido nitrico e performance
Difficile attribuire tanta importanza a una pianta erbacea, eppure la barbabietola comune (Beta vulgaris), conosciuta come barbabietola rossa, sembra meritarsi tanta recente attenzione.
Conosciuta negli ultimi dieci anni in ambito cardiovascolare per il ruolo cardio-protettivo e la capacità di ridurre la pressione sanguigna a riposo, la barbabietola sta scalando posizioni in ambito sportivo.
Inserita in classe 1 dall’Australian Sports Commission quale integratore con comprovata azione sulla performance, la barbabietola siede accanto alla creatinina per efficacia e sicurezza di azione, con effetto sulla riduzione del costo di ossigeno in esercizi submassimali.
Il primo studio in tal senso è del 2007, su 9 soggetti allenati, che testati al cicloergometro hanno ridotto del 45-80% il consumo di VO2max rispetto al placebo, dopo assunzione di 1/2 l di succo di barbabietola.
Efficacia poi confermata anche in ciclisti, sciatori, corridori, rematori, kayakisti e atleti di sport di squadra, in cui si conferma nel complesso una riduzione della fatica muscolare.
Il ruolo di miglioramento della performance sportiva dimostrato dalla barbabietola è dovuto al quantitativo di nitrati (in media 125mg/100g) che contiene e alla capacità di trasformarli in ossido nitrico, che – una volta liberato a livello intestinale- diffonde esercitando sui vasi un’azione di vasodilatazione e un effetto antitrombotico per inibizione dell’aggregazione piastrinica. Vasi quindi che rimangono dilatati e puliti. In condizioni di sano funzionamento.
In termini di performance sportiva, è la fisiologia del muscolo a raccontare l’importanza dell’ossido nitrico la cui produzione aumenta infatti del 50-200% durante l’attività muscolare. La vasodilatazione che ne deriva aumenta il flusso ematico alle fibre muscolari facilitando l’arrivo di ossigeno e nutrienti e l’eliminazione delle sostanze di scarto.
Ma il meccanismo di azione coinvolge anche le centrali di produzione di energia, cioè i mitocondri, influenzandone l’efficienza: dopo supplementazione con succo di barbabietola, il numero di molecole di ATP prodotte per molecole di ossigeno consumate aumenta del 19%, portando così a una riduzione del costo di ossigeno durante l’esercizio.
Per consumarne la quota sufficiente a migliorare le prestazioni – dai 300 ai 400 mg -, sarebbe necessario consumarne circa 200 grammi, da cui il più pratico impiego in forma di succo concentrato.
Buona bevuta!