Allenamento a digiuno. SI o NO?

Allenamento a digiuno. SI o NO?

In tutti gli sport l’atleta è tenuto a raggiungere condizioni ottimali sia a livello muscolare e metabolico che nella composizione corporea, aumentando la massa magra e mantenendo una massa grassa corporea bassa.

In questo senso, vengono proposti diversi protocolli di allenamento e schemi alimentari. Tra le strategie più note:  l’allenamento aerobico e il digiuno. Ma quanto è corretta una combinazione di entrambi, cioè allenarsi in condizioni di digiuno?

Nell’uomo, a seconda del livello di attività fisica, 12 -24 ore di digiuno determinano in genere una diminuzione di circa il 20% del glucosio sierico e l’esaurimento del glicogeno epatico. Allenarsi quindi in tali condizioni, dopo almeno 12 ore di assenza di cibo, significa passare ad un metabolismo in cui i corpi chetonici derivati ​​dal grasso e gli acidi grassi liberi sono usati come fonti di energia. Dato quindi positivo.

Il grasso viene utilizzato e così si riduce.

Ma può anche accadere che l’esercizio in condizioni di digiuno – proprio perché mancano i carboidrati a sostenere l’allenamento – induca la degradazione anche delle proteine ​​muscolari. E così distrugga il muscolo invece di stimolarne la sintesi. E perdere sia tessuto grasso che muscolo è ovviamente un obiettivo poco interessante: non si modula la composizione corporea dell’atleta, ma si attua una sua riduzione in scala, cioè si rimpicciolisce tutto (stile lillipuziano).

E quindi? La fisiologia aiuta a venirne a capo.E’ noto  infatti che i fattori responsabili dei processi di degradazione muscolare sono attivati dalle 2 alle 6 h DOPO esercizio e che la loro azione viene inibita dall’insulina.Quindi si rivela una strategia efficace quella di allenarsi a digiuno, così da utilizzare i grassi corporei, MA  poi evitare la successiva degradazione del muscolo con  un pasto post workout a base di carboidrati rapidamente assimilati (si veda in merito Novità nei carboidrati del post allenamento).

Altrimenti detto: digiunare prima per mangiare dopo.

Per approfondire: https://bit.ly/2RZZciq